
Cambio Mastelle e tassa dei rifiuti che aumenta del 15%
In questi giorni è in distribuzione la nuova mastella e molti cittadini si chiedono il motivo per cui sia necessario sostituirla.
Le motivazioni addotte dall'amministrazione sono legate alla necessità di una sperimentazione per arrivare alla tariffazione puntuale e per tracciarla meglio anche mediante geolocalizzazione.
Preciso che la precedente amministrazione ha già eseguito la sperimentazione dal febbraio 2016 e che sarebbe stato sufficiente farsi ridare i dati da Ideal Service (precedente società che gestiva i ritiri) qualora l'attuale amministrazione non trovi più i dati negli uffici comunali.

Segnalo inoltre la poca chiarezza sulla questione: al contrario degli attuali gestori del Comune, la precedente giunta aveva condotto ben due serate informative sulla Tariffazione puntuale (nel luglio e nel dicembre del 2017) ed in particolare al secondo appuntamento i dati aggregati della raccolta effettuata nei 20 mesi precedenti vennero da me personalmente esposti all’assemblea.
Per chi ha meno dimestichezza con le attuali tecnologie faccio presente che l’RFID (il chip associato a ciascuna mastella) NON dà possibilità di geolocalizzazione né contiene altri dati, ma solamente un numero. Tale numero DEVE essere associato ad una base dati che identifica l'utente a cui appartiene. Queste informazioni si trovavano sempre in Comune o al limite sono reperibili presso l’ente che precedentemente gestiva la raccolta delle mastelle (Ideal Service, ndr).
Quindi queste “nuove” mastelle non utilizzeranno strumenti più moderni, ma semplicemente il dispositivo che verrà utilizzato dagli operatori per la lettura del numero sull'RFID sarà munito di localizzatore (opzione che può essere messa in atto anche con mastelle vecchie). Risulta quindi inutile sostituire le mastelle; piuttosto sarebbe da cambiare la testa dell'amministrazione. È sufficiente usare gli strumenti che esistono.
Le mastelle in questione NON sono state acquistate con soldi pubblici (tasse precedenti, residui), ma pagate direttamente dai cittadini mediante la TARI, in quanto tutto il costo dei rifiuti è suddiviso fra gli utenti che usufruiscono del servizio: ben 80.000€ sono stati prelevati dalle nostre tasche per una prestazione in realtà già disponibile. Nulla è “pagato” dal Comune.


Veniamo all'ultima precisazione: a bilancio nel 2023 la tassa dei rifiuti riscossa dai cittadini, in base al FCDE, ammonta a 2,253 milioni di Euro contro i 1,965 milioni di Euro del 2022. Quando l'assessore Beltramello afferma che non sono variate le tasse, si ricordi piuttosto della TARI, che per i Bareggesi quest'anno è aumentata del 14,7%.
La precedente amministrazione aveva invece RIDOTTO la Tari del 17%: forse emettere bandi anziché fare assegnamenti diretti dà i suoi benefici.
Marco Gibillini
Bareggio, 26 aprile 2023